Nei suoi occhi

Non ha bisogno di parlare.

Non servono le parole.

I suoi occhi mi apprezzano, mi fulminano, mi eccitano, mi sciolgono, mi supportano, mi piacciono.

Sono nato al contrario IV: Biglietti, prego

Vedo il nostro rapporto come un viaggio in treno.

Vorrei anch'io fosse una metafora esistenziale che significasse qualcosa di più di quello che sto per spiegarti: vorrei significasse "viaggio", vorrei significasse "solo andata", vorrei significasse "solo bagaglio a mano", e invece no.
Tutto quello che abbiamo fatto è perché l'ho voluto io, diciamoci la verità: non è partito mai niente da te.

Io l'avrei fatto

"E purtroppo e per fortuna non siamo tutti uguali. Te lo immagini un mondo pieno di mie fotocopie? Sarebbe un casino! Sarebbe persino peggio del riscaldamento globale, sarebbe di una pesantezza unica.

Sono nato al contrario III: Io sono

Difficile è per la maggior parte dei ragazzi descrivere se stessi, difficile è capirsi, difficile è qualificarsi in qualche parola.

Difficile è comprendere gli altri quando il proprio mondo è tutt'altro che difficile, ma semplice come ridere. 

Difficile è guardare, sperare e parlare in un mondo in cui il "mi piace" ha preso il posto di "mi piaci".

Semplice è sognare, semplice è rifiutare, semplice è amare anche il mondo diverso dal proprio.

Come in una foto

2 gennaio 2015 ore 3:51

Sono nel National Express A6 che mi porterà in aeroporto, sto tornando a casa dopo 10 giorni qui a Londra, in Golders Green.

Digging Shelters

"Ancora un po' più giù"
"Lorenzo non vedo quasi più la luce, dove vuoi andare a finire?"
"Un po' più giù! Solo un altro po'"
"Ma inizio a sentirmi chiuso in una tomba, basta scavare"
"Zitto e continua! Ancora un po' più giù"

Nulla

Nulla.